Sibling | Sabato 13 maggio Museo di Villa Giulia | 20:30

Sibling | Sabato 13 maggio Museo di Villa Giulia | 20:30

In occasione della giornata mondiale dei Sibling l’Associazione Famiglie LGS, come già nel 2021, organizza un evento per raccontare l’universo di una realtà troppo poco nota per ricevere l’attenzione che merita il dramma di ogni singola persona, a prescindere dalle statistiche.

Nel 2021 l’evento ebbe il titolo di ANOMALIEe ricorrendo al linguaggio visivo dello scatto fotografico e della moda ambì a illustrare i tratti caratterizzanti della sindrome, concentrando l’attenzione sui soggetti che ne sono colpiti.
Quest’anno l’evento si chiamerà SIBLING e l’attenzione sarà rivolta al rapporto che con la sindrome hanno fratelli e sorelle di persone che ne sono affette.

Sarà una messa in scena, un grande racconto fatto di parole narrate, recitate e interpretate da attori e da attrici, ma anche cantate, suonate, e trasformate nei colori di abiti, che racconteranno gli stati d’animo che nei sibling si susseguono negli anni e poi si alternano in una stessa fase di vita, spesso in una stessa giornata, fino a farsi proiezione di un tempo sempre presente, che a volte sembra non andare né avanti né indietro, quando ci si scontra con l’impossibilità di cambiare le cose, ma che altre volte sembra essere un tempo di gioia infinito, quando, anche solo per un istante, la persona che si ha accanto, affetta dalla LGS, regala un sorriso o fa quello che ognuno di noi potrebbe fare.

Sarà un grande racconto ispirato a una storia vera, quella di Martina, che compie fin dalla sua tenera infanzia un percorso difficile accanto a sua sorella Valentina, colpita dalla LGS a pochi anni di vita.

 

Purtroppo non mi ricordo più nulla di quando avevamo ancora una vita normale. La prima manifestazione della malattia è avvenuta quando Valentina aveva circa tre anni”.

Sarà il racconto ispirato alle sue parole, quelle pubblicate sul sito dell’Associazione, prese come un canovaccio, funzionali alla scrittura di una sceneggiatura:

L’idea di dover vivere in funzione di una altra persona, nella fattispecie mia sorella, mi faceva soffrire. E come se non bastasse a volte avevo la sensazione che tutto l’investimento che facevo su di lei fosse inutile e non desse alcun frutto”.

La frustrazione di dare ogni cosa di sé per l’altro senza ottenere risultati è una delle sensazioni più pesanti da affrontare, solo se ci aspettiamo di ricevere quello che cerchiamo secondo forme e modi che conosciamo. I sibling imparano col tempo a lasciarsi amare nella maniera in cui i loro fratelli e le loro sorelle con LGS sanno farlo:

Un giorno mi chiederai qual è la cosa più importante per me. Se la mia vita o la tua. Io ti dirò che la cosa più importante è la mia vita e tu andrai via senza sapere che sei tu la mia vita“. (Gibran)

Sarà il racconto di una storia, capace di assurgere a paradigma di tutte le storie come questa, a mo’ di mito, carico di un valore esemplare tanto nel realizzarsi della vicenda quanto nell’evolversi delle emozioni, delle sensazioni, dell conquiste interiori e dei percorsi di vita. E allora, a margine del racconto, la storia di Eros e Anteros, un mito dell’antichità classica, per trasmettere un messaggio antico ma spesso dimenticato o trascurato: l’amore cresce quando è ricambiato.

Sullo sfondo l’atmosfera di Shallow, un brano musicale di successo che ci invita a interrogarci su cosa cerchiamo dalla vita, da noi stessi, dagli altri e su come abbiamo bisogno in certi momenti di una sana “superficialità” per andare avanti mentre ci arricchiamo delle nostre esperienze di vita e facciamo le nostre scelte.

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