Racconti di una logopedista

Racconti di una logopedista

 

Bambina, A.K., età effettiva: 6 anni e 6 mesi con sindrome di Prader-Willi, ipotonia centrale, macrocefalia, ritardo del linguaggio.

Terapia: creare fiducia, contatto visivo, rinforzare l’automazione della masticazione e deglutizione (rafforzando gli stimoli sensoriali).

Allo stesso tempo, favorire i movimenti della lingua, eseguire gli esercizi di allenamento muscolare oro-facciali con il metodo Castillo- Morales.

Lo sviluppo della grafomotoria- delle abilità di disegno di base (disegno, pittura, …) seguite con una semplice espressione verbale.

L’esercizio terapeutico musicale utilizza il ritmo e il tempo. Abbiamo migliorato le capacità di comunicazione, la comprensione del discorso, lo sviluppo del vocabolario. Inoltre si è verificato un cambiamento anche nella percezione visiva e uditiva, nell’attenzione e nella memoria.

Per una maggiore stanchezza e disturbi comportamentali è stato spesso necessario alternare le attività. La ripetizione degli esercizi ha portato a un risultato positivo.

Dopo il quinto anno, il paziente ha cominciato ad articolare. A causa di ipotonia muscolare, di ingombro dei movimenti, la voce risultata impastata.

Il paziente è in grado di comprendere il contenuto dei discorsi (l‘ordine delle parole, le frasi preposizionali e la struttura grammaticale del discorso) e riesce a raccontare spontaneamente (immagini di storie, fiabe, …).

Prognosi: al momento, la massima collaborazione da parte dei genitori è un indicatore positivo per la gestione dell’intervento logopedico, ma per l’intelletto ridotto e lievi disturbi emotivi, le abilità del bambino devono essere rispettate. I disturbi dello spettro autistico con disturbo comportamentale non sono esclusi. Poichè questa sindrome genetica non può essere curata, non esiste una terapia causale.