Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri.

Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri.

“Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così.

Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca.

Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.

Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo”

Questo brano attribuito all’antropologa statunitense Margaret Mead ben rappresenta un concetto spesso sottovalutato: il senso di civiltà.

Essere un cittadino civile in società significa in effetti tradurre la teoria in molteplici azioni: rispettare i nostri simili, vivere in modo educato e civile nel nostro quotidiano, comportarsi in modo corretto in relazione all’altro.

Stando così le cose, ci rendiamo conto che il concetto di civiltà è tale sempre in ragione di un altro soggetto: l’altro. Il nostro vicino di casa, un conoscente, la comunità in cui viviamo. Ma alla base di tutto, secondo la Mead c’è un’idea fondamentale: servire o aiutare l’altro.

Una società realmente civile dunque si basa su un valore prettamente etico ed UMANO.

Come essere umano io offro il mio meglio quando servo il mio prossimo, quando lo sostengo nelle difficoltà, quando la mia presenza in un momento di crisi fa realmente la differenza.

Come essere umano io NON SONO INDIFFERENTE.